TRAPANI
L'ANNUNZIATA
All'estremità
est del centro città, in via Pepoli, sorge il grande complesso dell'Annunziata,
edificato dai Carmelitani, Il santuario vero e proprio è affiancato
dall'ex-convento che oggi ospita il principale museo della città,
il Museo Pepoli.
Santuario
dell'Annunziata - Costruito all'inizio del XIV sec., l'edificio
è stato trasformato ed ingrandito nel corso del XVIII sec. La facciata,
originale, è ornata da un portale gotico-chiaramontano sovrastato
da un elaborato rosone. Sul lato sinistro, la Cappella dei
Marinai (XVI sec.), in tufo, è una graziosa costruzione
rinascimentale sormontata da una cupola.
All'interno, la suddetta cappella presenta una fusione di elementi
orientali e rinascimentali con, come motivo ornamentale ricorrente,
la conchiglia che corona le nicchie laterali, i pennacchi e l'abside.
Dietro l'altare principale della chiesa si trova la Cappella
della Madonna a cui si accede attraverso un bell'arco rinascimentale,
opera dei Gagini (XVI sec.) chiuso da una grata in bronzo del 1591.
All'altare, un'armoniosa statua della cosiddetta Madonna
di Trapani (XIV sec.), attribuita a Nino Pisano. Lungo il
lato destro della navata, vicino all'entrata, si apre la Cappella
dei Pescatori (XVI) coronata da una cupola ottagonale affrescata.
Museo
Pepoli - Di fianco al santuario dell'Annunziata, l'ex convento
dei Carmelitani costituisce un magnifico quadro per questo museo
le cui ricche collezioni storiche ed artistiche coprono il periodo
dalla preistoria al XIX sec.
Il pianterreno è consacrato alla scultura. La famiglia dei Gagini
è ben rappresentata con quattro statue di santi dalle linee morbide.
Notevole in particolare il San Giacomo Maggiore di Antonello
Gagini.
Un sontuoso scalone in marmo policromo permette di raggiungere il
l° piano ove si trova la Pinacoteca. Notare in particolare
il polittico di Trapani (XV sec.), una Pietà
del napoletano Roberto di Oderisio (XIV sec.) ed una bella Madonna
col Bambino e Angeli di Pastura (1478-1509). Tra i dipinti di scuola
napoletana figura il bel San Bartolomeo di Ribera.
Gli artigiani locali si esprimono soprattutto nella lavorazione
del corallo, come testimoniano oggetti liturgici ed alcuni pezzi
di oreficeria (si notino in particolare quelli di Matteo Bavera,
XVII sec.). Bella anche la serie di 16 piccoli gruppi di statuine
in legno e tela raffigurante la Strage degli Innocenti (XVII sec.)
Della produzione locale di ceramica si notino soprattutto i bei
pannelli in maiolica raffiguranti la Mattanza e una vista di Trapani
(XVII sec.).
IL
CENTRO STORICO
Lungo
la lingua di terra che si allunga nel mare si trovano i quartieri
medievali. Sulla punta si estende il quartiere impiantato dagli
Spagnoli nel Trecento (quartiere Palazzo), rivisitato in epoca barocca.
Il nucleo più antico, che oggi si presenta con le caratteristiche
tipiche dell'abitato arabo a piccole stradine serrate le une alle
altre, si estende alle spalle ed era in origine cinto da mura.
Palazzo
Ciambra (o della Giudecca) - E' un bel palazzo in stile plateresco
(XVI sec.) con conci a punta di diamante che sottolineano le aperture
e ornano il lato frontale della torre. Imboccare corso Italia.
S.
Maria del Gesù - L'edificio risale agli inizi del '500 e possiede
un bel portale in stile catalano.
Biblioteca
Fardelliana - Conserva una bella serie di incisioni con scorci
del trapanese del XVII-XIX sec. (collezione Gatto).
S.
Agostino - Edificata dai Templari nel '300, venne danneggiata
durante la seconda guerra mondiale. Il bel rosone e il portale in
stile gotico sono originali. Davanti alla chiesa, la fontana di
Saturno venne costruita nel 1342 per commemorare la costruzione
di un acquedotto.
Rua
Nova - E' l'attuale via Garibaldi, aperta nel Duecento sotto
gli Aragonesi. Oggi è fiancheggiata da bei palazzi e chiese settecenteschi
tra cui emergono Palazzo Riccio di Morana, coronato
da statue, Palazzo Milo e la Badia Nuova
(S. Maria del Soccorso) che conserva, all'interno, un arredo barocco
a marmi policromi e due ricchissime cantorie sorrette da angeli.
Di fronte, Palazzo Burgio conserva un bel portale del XVI sec. Dopo
l'incrocio con via Torrearsa, fiancheggiata da bei negozi sulla
sinistra e terminante con la Pescheria sulla destra, la strada diviene
via Libertà. Vi si allineano il bel Palazzo Fardella di Mokarta
(la corte è racchiusa da un portico ed una loggia ad archi a tutto
sesto) e Palazzo Melilli con un portale del XVI sec.
Rua
Grande - L'altra bella arteria aperta nel XIII sec. (attuale
corso Vittorio Emanuele) è delimitata da begli edifici barocchi
tra cui emergono Palazzo Berardo Ferro (al n° 86) e la Sede del
Vescovado.
Cattedrale - Dedicata a S. Lorenzo, è stata edificata nel
Seicento su un precedente edificio trecentesco. La facciata, di
epoca successiva (1740) è un bell'esempio di barocco. All'interno
sono conservati dipinti di mano fiamminga quali la Natività (3°
cappella a destra) seguita dalla Crocefissione e la Deposizione
(4° cappella a sinistra).
Chiesa del Collegio - La secentesca chiesa presenta una imponente
facciata manieristica scandita da lesene e da figure femminili che
fungono da cariatidi.
Palazzo Senatorio (o Cavarretta) - Questo bel palazzo chiude
in maniera scenografica la via. La ricca facciata è su due ordini
scanditi da colonne e statue ed è coronata da due grandi orologi.
Accanto si trova la torre dell'orologio di origini duecentesche.
Museo
della Preistoria e dl Archeologia Marina - La Torre di
Ligny, edificata nel 1671 come baluardo difensivo sulla
punta estrema della "falce", ospita una raccolta di reperti e pannelli
illustrativi sul periodo preistorico siciliano e reperti medievali
recuperati nei relitti di navi affondate nella zona. Interessanti,
in particolare. alcune anfore a bauletto spagnole. Dal livello superiore
si accede alla terrazza da dove si gode di una bella vista sulla
città e sulle Isole Egadi.
TURISMO
Di
fronte alle isole Egadi. Trapani possiede un porto ben protetto,
il cui traffico è incrementato dal trasporto del sale raccolto nelle
saline che si trovano immediatamente a sud dell'abitato. Nella città
c'è un'importante fabbrica per la conservazione del tonno. Trapani,
l'antica Drepanum, si allunga su una lingua di terra arcuata che
termina con due punte occupate una dalla Torre di Ligny, l'altra
da un lazzaretto. La leggenda vuole che sia la falce caduta alla
dea del grano, Demetra, mentre era alla disperata ricerca della
figlia Proserpina, rapita da Ade. L'interno
della falce (a nord) riparato dalla scogliera di Tramontana costituisce
l'attracco per i pescherecci. Sulla riva, alla Pescheria, ogni mattina
si tiene il pittoresco mercato del pesce.
Il periodo migliore per visitare Trapani è sicuramente quello pasquale,
quando il centro storico si anima della gente che si riversa tutta
nelle strade per seguire le manifestazioni che hanno luogo durante
la settimana. Il culmine è la suggestiva processione del Misteri
del Venerdì Santo, durante la quale 20 gruppi scultorei vengono
portati per tutto il giorno e tutta la notte per le vie del centro,
I gruppi, conservati nella Chiesa del Purgatorio (nel
centro storico, in via s. Francesco), sono stati realizzati in legno,
tela e colla da maestranze locali tra il 1650 ed il 1720.
Qualche
dritta per il soggiorno
Partenze per le Isole Egadi, Pantelleria, Sardegna, e Tunisia
- Trapani è il punto di partenza privilegiato per raggiungere le
Egadi. Il collegamento giornaliero con Pantelleria è assicurato
dalla Siremar-Agenzia Mare Viaggi, via Staiti 61/63, tel 0923/540515.
Per i collegamenti con Cagliari si vedano I Consigli Pratici alla
fine del volume. Per raggiungere invece la Tunisia (Tunisi) è possibile
rivolgersi alla Tirrenia Navigazione, agenzia Salvo, c.so Italia
48/52, tel 0923/21896.
Le
specialità di Trapani - Uno dei piatti tipici della zona è il
cuscus di pesce, piatto di derivazione araba, qui arricchito dal
più tipico prodotto locale, il pesce, il ristorante Taverna Paradiso,
lungomare Dante Alighieri, 22, propone, in un ambiente caratteristico,
specialità tipiche trapanesi con una particolare predilezione per
il pesce fresco.
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